Il diabete è una malattia che può causare diverse complicanze per il paziente, come problemi ai reni, diminuzione della vista, danni ai …
Normalmente si pensa che in caso di dolore ad un’articolazione, il riposo sia la condotta migliore per risolvere il problema, ma la realtà però è un’altra perché una vita sedentaria può essere una delle cause scatenanti della coxartosi Praticare attività fisica aiuta a prevenire l’artrosi d’anca ma anche a rallentare la patologia.
La riabilitazione della protesi d’anca dopo l’intervento chirurgico: esercizi utili
Il tempo di recupero dopo un intervento di protesi d’anca è diminuito notevolmente negli anni, grazie all’evoluzione di materiali e tecniche, come la mininvasiva posteriore che non danneggia il tessuto muscolare dell’articolazione e necessita di un’incisione di soli 8 cm.
La fast track surgery e l’importanza del rapporto con il paziente.
La fast track surgery è un approccio multidisciplinare che pratico insieme al mio team da qualche anno e mira al recupero rapido …
L’età media dei pazienti che si sottopongono ad un intervento di protesi totale d'anca è in continua diminuzione. I motivi sono legati alla scoperta di nuovi materiali che rendono le protesi più longeve, e all’evoluzione delle tecniche chirurgiche mininvasive, in grado di ricostruire perfettamente la biomeccanica, grazie anche alla preparazione di un planning preoperatorio su computer.
La displasia dell’anca è una patologia caratterizzata da uno sviluppo anomalo dell’articolazione dell’anca in cui la coppa all’interno della quale si articola la testa del femore è più piccola del normale e quindi non in grado di contenere la testa, che tende quindi a sfuggire e a non rimanere all’interno della sua sede. Questa patologia causa una grave artrosi dell'articolazione dell’anca, derivante da un rapido consumo di cartilagine.
La lussazione di protesi d’anca avviene quando la testa del femore fuoriesce dal suo alloggio ed è una complicanza molto spiacevole per il paziente perché causa dolore e un accorciamento della gamba, impedendone il corretto movimento.
Protesi d’anca: dopo quanto tempo è possibile tornare alla guida?
È una domanda che mi viene sottoposta spesso, dai miei pazienti, prima e dopo un intervento di sostituzione d'anca. Per chi si sottopone ad un intervento di questo tipo, il ritorno alla normalità rappresenta, senza ombra di dubbio, la più grande preoccupazione e questa normalità il più delle volte identificata nella libertà di spostamento e quindi anche e soprattutto con la possibilità di guidare.
Artrosi dell’anca: qual è il rischio se si rifiuta o rimanda l’intervento?
La coxartrosi non è mai un’indicazione per una chirurgia d’urgenza, a differenza ad esempio di una necrosi della testa del femore dove vi è un infarto e quindi un collasso della stessa e il paziente, naturalmente, per il dolore intenso, richiede un intervento chirurgico in tempi brevi, quindi costituisce una vera e propria urgenza da eseguire.
Chirurgia Protesica dell’Anca e del Ginocchio: le domande più frequenti dei pazienti
Quando inizio un percorso terapeutico e arrivo alla decisione, concordata, di sottoporre il paziente a un intervento chirurgico di sostituzione dell’anca o del ginocchio, ritengo di primaria importanza l’aspetto psicologico del paziente. La maggior parte delle persone che si sottopongono a interventi di sostituzione protesica avvertono una drastica riduzione del dolore e un significativo miglioramento delle capacità di svolgere le normali attività della vita quotidiana.
Anca a scatto: tipologie, sintomi e cause di una condizione che accomuna tanti sportivi
L’anca a scatto è una condizione clinica caratterizzata da uno scatto articolareche può essere diviso in tre tipologie, quali l'anca a scatto esterno, l'anca a scatto interno e l'anca a scatto intra-articolare. Quella più frequente è, sicuramente, l’anca a scatto esterno che è legata allo scatto di un tendine che è la bandelletta ileotibiale (o tensore della fascia lata), che scatta sul trocantere che è l’osso laterale più sporgente dell’articolazione dell’anca
E se la protesi non funziona più? (mobilizzazione della protesi)
Perchè avviene la mobilizzazione della protesi ed è opportuno fare una revisione? Innanzitutto il principio della protesi è che una volta inserita l’osso si attacca alla protesi anche grazie all’ausilio di cemento (che chiaramente non è il cemento da costruzioni ) che fa in modo che l’osso aderisca perfettamente alla protesi senza farla muovere.