Che cos’è il conflitto femoro-acetabolare?

Il conflitto femoro-acetabolare è un disturbo dell’anca legato ad un’alterazione della sfericità della testa femorale che non combacia perfettamente con l’acetabolo e quindi si crea un contatto anomalo. In un paziente sano la testa del femore si inserisce nella coppa acetabolare in modo perfetto, senza creare frizioni, mentre in caso di patologia il paziente prova dolore inguinale, difficoltà di movimento e può degenerare anche in artrosi dell’anca.

Il conflitto femoro-acetabolare può essere di due tipologie differenti: 

  • pincer: legato a un’alterazione della coppa acetabolare che “pinza” la testa del femore, causando dolore.
  • cam: legato a una deformazione della testa del femore che si scontra contro l’acetabolo e può causare una lesione cartilaginea e del labbro acetabolare.
  • combinato: dovuto a protuberanze ossee presenti sia sull’acetabolo che sulla testa del femore.

Questo disturbo è molto diffuso tra i giovani, gli uomini e gli sportivi che praticano sport che caricano la zona dell’anca, come il calcio o il basket.
Per diagnosticare questa problematica, normalmente si procede per passi:

  1. raccolta dei dati anamnestici del paziente e analisi della sua storia clinica, per individuare eventuali familiarità con problematiche dell’anca.
  2. valutazione clinica: si eseguono alcune manovre di test specifiche per valutare la mobilità dell’anca.
  3. esami diagnostici, come l’esame radiografico e la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN), fondamentali perché confermano la diagnosi. 

Dopo aver compiuto questo percorso è possibile capire se per correggere il problema è necessario eseguire un intervento artroscopico, utilizzando la tecnica chirurgica mini-invasiva. La procedura consiste nell’effettuare micro incisioni per introdurre gli strumenti chirurgici e una microcamera per controllare il lavoro da monitor, permettendo di non aprire l’articolazione del paziente e di conservare i tessuti adiacenti.
Questa tecnica innovativa dimezza  i tempi di degenza e consente un recupero completo in 8 settimane.

Il mio consiglio è non ignorare mai i dolori dell’anca perché i sintomi del conflitto femoro-acetabolare possono essere facilmente confusi per una tendinopatia o una pubalgia, ma se la diagnosi è fatta precocemente, ci sono a disposizione più possibilità di terapia e si può evitare la degenerazione artrosica.

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